News & Focus

Verso l'obbligo di fattura elettronica a tutte le partite IVA (forfettari inclusi)

Le bozze del documento che le Commissioni Finanze di Camera e Senato stanno predisponendo, contiene chiare indicazioni in direzione dell'eliminazione di tutte le esclusioni dall’obbligo di fatturazione elettronica e corrispettivi telematici.

I soggetti che ad oggi restano liberi di emettere fattura analogica sono:

  • piccoli imprenditori e professionisti che aderiscono al regime forfettario;
  • gli ormai pochi soggetti (under 35) che hanno aderito tra il 2012 e il 2014 al regime dei minimi;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche con proventi da attività commerciali non eccedenti i 65.000 euro.

Ricordiamo comunque che i contribuenti esonerati dall’obbligo sono già liberi di optare per la fatturazione elettronica, e non sono rari i casi di forfettari che volontariamente hanno scelto di emettere fattura elettronica per evitare di dover stampare la fattura ed applicare la marca da bollo da 2 euro.

La proposta nascerebbe da una parte dall'esigenza di digitalizzare ulteriormente i rapporti tra gli operatori economici del nostro Paese e l'Agenzia delle Entrate, dall'altra di fornire a quest'ultima uno strumento ancora più completo per combattere il fenomeno dell'evasione fiscale.

Fatti salvi gli obiettivi di natura fiscale da parte della Agenzia delle Entrate, vi sono comunque alcune ricadute vantaggiose anche per gli operatori.

Attualmente la fattura analogica del forfettario costituisce un’anomalia nel ciclo passivo di contabilizzazione di imprese e professionisti. Sebbene normalmente queste fatture non abbiano impatto sulla liquidazione IVA, esse devono venir registrate (manualmente) ai fini IVA e riportate in dichiarazione.
La digitalizzazione di tutte le fatture ricevute migliorerebbe l’efficienza di processo di chi riceve tali documenti, automatizzandone quasi completamente acquisizione, contabilizzazione e conservazione. Resterebbero quindi ancora analogiche soltanto le fatture estere (intra ed extra UE), in attesa che vengano definiti standard comuni condivisi.

Infine verrebbe in tal modo abolita la marca da bollo fisica da 2 euro (obbligatoria per le fatture di tutti i forfettari di importo superiore ai 77,47 euro), che rende problematico l’invio tramite email della fattura in pdf; l’originale della marca andrebbe infatti applicato sulla copia a fornita al committente.
Nel caso di utilizzazione della fatturazione elettronica, l’assolvimento dell’imposta di bollo avviene invece applicando un apposito flag al documento (gestito dal sistema di emissione) e la liquidazione dell’imposta si perfeziona con il versamento, nella peggiore delle ipotesi con cadenza trimestrale, mediante F24.

07 Luglio 2021

Argomenti interessati